La storia degli ebrei è conosciuta attraverso le narrazioni della Bibbia. Il popolo ebraico era un popolo nomade proveniente dalla città Ur. Nel 2000 a.C. il patriarca Abramo ricevette l'ordine da Dio di guidare il suo popolo in Palestina (regione che si estendeva tra l'attuale Libano e Siria fino al Mar Rosso,nella terra ad occidente del fiume Giordano,infatti il nome ebrei significa "abitanti dall'altra parte del fiume"). Successivamente a causa delle carestie,gli ebrei si spostarono in Egitto dove furono sottomessi fino al 1300 a.C. quando,sotto la guida di Mosè,si incamminarono per raggiungere la Palestina (terra promessa).
Nel 1020 a.C. nacque il Regno di Israele con capitale Gerusalemme.Le divisioni tra le tribù furono la causa della dominazione di diversi popoli fino a diventare una provincia dell'Impero Romano.
Gli ebrei anche dopo essere diventati contadini conservarono un'organizzazione tribale,ogni tribù aveva il suo patriarca (membro più anziano).E furono ottimi commercianti con i popoli confinanti.
La religione imponeva a tutti la lettura quotidiana della Bibbia.La religione ebraica è la prima religione monoteista (credevano in un solo Dio). Gli ebrei credevano che Dio avesse creato gli uomini a sua immagine. Gli uomini sono responsabili delle loro azioni e saranno giudicati alla fine della loro vita.Le norme alle quali gli uomini devono obbedire sono contenute nelle tavole della Legge che Dio diede a Mosè sul monte Sinai dopo la fuga dall'Egitto,i così detti dieci comandamenti.
Costume femminile
A causa delle leggi religiose che vietavano la rappresentazione della figura umana,non abbiamo alcun documento sul costume ebreo,le sacre scritture le,i testi romani e le immagini,tramandate dalle civiltà orientali dello stesso periodo,hanno consentito di ricostruire il costume ed i tessuti maggiormente utilizzati.
La tessitura era una pratica femminile,la legge ebraica non permetteva di utilizzare nello stesso tessuto fibre di diversa natura.Le fibre più utilizzate erano:lana,lino (dopo i contatti con gli egiziani) e il
bisso (una fibra ricavata dai filamenti/bave di molluschi marini).
I costume femminile era costituito dal
kuttonet (simile a quello maschile),una tunica dritta lunga fin alle caviglie con maniche di diversa forma e grandezza.Sulla tunica erano indossate ampie sopravvesti colorate,
kaftan,drappeggiate intorno al corpo con morbide fasce,frangiate e decorate.La veste poteva essere aperta sul davanti ed indossata con pantaloni ornati di gemme e d'oro.In particolari occasioni era indossato il mantello che,a seconda dell'importanza personale,veniva fermato con semplici chiusure o con fermagli preziosi. Le donne indossavano un pettorale,
petigil,che sosteneva il seno.Le vesti femminili erano confezionate con stoffe finissime e colori più vivaci;porpora,violetto,e bianco per le fanciulle ricche,mentre le popolane indossavano colori scuri e meno vivaci come il nero.Le donne indossavano calzature chiuse e sandali con stringhe e decorazioni metalliche o conchiglie.
I capelli erano portati lunghi,e le donne di alto rango li ornavano con dei diademi.In pubblico,per tradizione religiosa,il capo veniva coperto (la testa scoperta era simbolo di lutto,o di una malattia infettiva)con
veli o con un lembo di mantello.Con il termine velo si indicava anche un ampio drappo-mantello che avvolgeva tutta la figura.Le donne facevano un largo utilizzo di profumi,ciprie e belletti,evidenziavano soprattutto gli occhi con il
bistro e si ornavano con molti gioielli alla moda,bracciali,orecchini,catene e amuleti,di varie fogge che giungevano dalle città vicine.
09 dicembre 2012
(Paola)